Il Palazzo Ducale | |
L'edificio che ospita l'Accademia Militare è l'antica sede degli Estensi, Duchi di Modena, concesso all'allora Scuola Militare di Fanteria dal Re Vittorio Emanuele II. La
costruzione del Palazzo venne iniziata nel 1635 su disegno e sotto la
direzione dell'architetto Bartolomeo Avanzini, per volontà del Duca
Francesco I. Successivamente, lavori durante, il progetto, che per
decisione del sovrano aveva inglobato la maggior parte del preesistente
castello eretto nel 1340 da Obizzo III, subì alcuni ritocchi su
suggerimenti del Borromini, del Bernini e di Pietro da Cotona. Sotto
il dominio di Francesco I (1674), venne completata l'ala orientale della
facciata ed il primo piano di quella occidentale, il torrione centrale e
la scala regia. Il successore, Rinaldo II, si
limitò a decorare la parte abitabile. La
fronte venne terminata solo sotto Ercole III (1780) ma le decorazioni non
furono mai completate. Alla restaurazione, il ducato passò a Francesco IV della Casa Austriaca discendente degli Estensi per linea materna. I lavori furono ripresi e (sotto questo sovrano e il successore, Francesco V, nel periodo dal 1814 al 1859) venne completato il loggiato interno (1842), aggiunta la facciata orientale prospiciente i giardini e ultimate la nuova Biblioteca e la Galleria nell'angolo nord-occidentale; nel 1857 venne ultimata la facciata nord. Nel
1939 infine, venne completato il lato occidentale rimasto interrotto a
nord della scala regia; tale ultima parte, gravemente danneggiata da un
bombardamento del 1943, venne riedificata nel 1946. Nel
1947, con il rientro a Modena, l'Accademia ricevette in consegna dal
Demanio militare oltre al Palazzo Estense anche le attigue caserme Montecuccoli
e Fabrizi, l'area della Cittadella , già sede del 36° Reggimento
Fanteria disciolto dopo la guerra, nonché il Palazzo Ducale di Sassuolo e
la Rocca dei Boiardo di Scandiano. Già
nell'anno 1946 la Direzione del Genio militare di Bologna iniziò i lavori
di recupero e di ripristino, concentrando la propria attenzione e
disponibilità finanziarie sul Palazzo Estense. Il
Palazzo di Sassuolo costituì una "riserva" da riattare al
momento opportuno mentre la Rocca di Scandiano, in pessime condizioni di
agibilità, venne destinata a deposito di materiali vari; nessuna
utilizzazione fu prevista per
la Cittadella. Il Palazzo è, senza dubbio, per armonia di forma, signorilità di linee, ricchezza di ornato, uno dei più bei palazzi principeschi d'Italia dell'arte barocca; primeggiano la facciata, il cortile col doppio ordine di loggiato, lo scalone d'onore. Le Caserme dell'Accademia
Caserma
Montecuccoli. Situata a nord del Palazzo, al di là di Corso
Cavour; è ad esso collegata tramite un cavalcavia
ricostruito nell'800. Quel
monastero, che ospitò le spoglie mortali della Duchessa e ospitò Papa
Pio VII nel 1815, causa le vicissitudini del Ducato, fu in gran parte
distrutto e, nel 1881, occupato dalla Scuola Militare per i Sottufficiali
e, con decreto del 1902, denominato "Caserma Raimondo
Montecuccoli". Vi
sono ospitati il Comando di un Battaglione ed alcune Compagnie Allievi. Caserma
Fabrizi. Con
questo nome sono oggi indicate le antiche scuderie ducali costruite dalla
Duchessa Martinozzi e da Francesco II nel 1600 sull'area occupata da case
della vecchia parrocchia di S. Giovanni Battista e dalla Chiesa di S.
Geminiano. Nel
1819, durante lavori di sistemazione, fu eretta anche l'ala della nuova
cavallerizza a sinistra della rampa di S. Giovanni
del Cantone. Francesco
IV la fece ulteriormente ingrandire ed abbellire avvalendosi dell'opera
del Soli, il quale provvide ad ampliare la cavallerizza. Nel
1863 una parte di essa venne adibita ad uso della Scuola Militare e dal
1865 fu assegnata interamente all'Accademia di Fanteria e Cavalleria. Oggi, in questa costruzione sono sistemate le scuderie, due cavallerizze coperte, il Comando del Reparto Comando e Servizi ed alcuni reparti
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La rocca dei Boiardo di Scandiano.
Fu
iniziata da Gilberto da Foligno nel 1262 sui ruderi di una vecchia torre.
La Rocca, nel 1455, passò alle dipendenze del Conte Matteo Maria Boiardo,
l’autore dell’”Orlando Innamorato”.
Un
radicale rifacimento da parte di Giovanni Boiardo le diede l’odierno
aspetto. Il progetto, però, di coronarla di quattro torri, non ebbe in
parte esecuzione; si curò invece di provvederla del cortile. Suo figlio
Giulio chiamò il pittore modenese Nicolò degli Abbati ad abbellire le
stanze interne di significativi dipinti, tra i quali l’illustrazione
dell’Eneide in dodici tavole, ora custodite nella Galleria Estense. Nel 1813 la Rocca fu venduta dal governo del Regno Italico alla famiglia Braglia, la quale, al ritorno del Duca Francesco IV, la riconsegnò a Casa d’Este. Alla caduta del Governo Estense essa rimase proprietà del Comune, che la cedette nel 1866 alla Scuola Militare di Modena.
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