GARIBALDI  (quello vero, Giuseppe).

 

Nasce a Nizza il 4 luglio del 1807.

 

1859- Scoppiata la II Guerra di indipendenza, accorre a Torino.

Il Re gli offre il grado di Generale ( senza la Commissione Sup. di  avanzamento)e lo pone a capo dei "Cacciatori delle Alpi".

Vince gli austriaci a San Fermo, poi a Varese (26 maggio), ed il giorno 27 entra a Como.

 

1860- La notte del 3 aprile, un moto insurrezionale a Palermo veniva soffocato nel sangue dalle truppe borboniche.

Il 7 aprile  Crispi e Bixio, a Torino, chiedevano a Garibaldi di guidare una spedizione di soccorso in Sicilia.

Garibaldi accetta e, nella notte dal 5 al 6 maggio, con due vaporetti (il LOMBARDO ed il PIEMONTE) salpa da Quarto, sbarcando a Marsala  l'11 maggio con 1089 compagni.

Ha inizio allora l'audacissima , fortunata , leggendaria impresa de "I Mille", paragonabile alla piu' bella epopea dei tempi antichi.

Vince i Borbonici a Calatafini (15 maggio); li scaccia da Palermo, ove entra trionfalmente il 27 maggio.   Batte poi le truppe borboniche a Milazzo, dopo duri combattimenti (20 luglio).

          Il 28 luglio entra a Messina, fracommovente entusiasmo.

Dalla  Sicilia passa in Calabria e marcia poi su Napoli ove entra trionfalmente il 7 settembre.

Il 19 settembre a Capua, ed il 1 ed il 2 ottobre al Volturno, sconfigge di nuovo le truppe borboniche.

 

         L'Unita' d'Italia era compiuta.

 

Il 26 ottobre si incontra a Teano con Vittorio Emanuele, accoglindolo col grido " Saluto il Re d'Italia".

 

Muore a Caprera il 2 giugno del 1882.

 

Sulla sua scheda di censimento, aveva scritto di suo pugno  "Di professione:agricoltore".