ALPINI

 

Sagome grigie, le penne nere al vento

stagliate contro i ghiacciai

riflettono bagliori di forza  e di coraggio.

 

Lenti in lunghe colonne

avanzano silenziosi.

 

Brulicanti quale immenso formicaio

nella solennità bianca delle nevi

per annunciar alla natura statica

chi è il signor che domina e comanda.

 

Ma la neve che geme appena

sotto i loro scarponi

non emette un grido di sgomento

bensì un tacito consenso.

 

Perché il biancore che acceca gli occhi

il vento che scompiglia le barbe,

tutto quello che li circonda

vuole essere “italiano”.