DISCORSO
TENTUTO DALL’ALLIEVO GIUSEPPE COLAIANNI IN OCCASIONE DELLA CERIMONIA DI DEPOSIZIONE DI UNA CORONA AL MONUMENTO AI CADUTI DELLA CITTA’ DI GALATINA (14 giugno 2010)
Buon giorno
GALATINA.
Il buon
giorno lo augura parte del 19° Corso dell'Accademia Militare di MODENA.
E buon giorno a tutti i partecipanti al raduno del 2010.
Con la pioggia, con il vento o con il ciclo sereno
il 19° Corso imperterrito corre come un treno. Quest'anno, anticipando il raduno, il tempo ci ha voluto bene.
Sono
presenti alla cerimonia:
·
il Sindaco
di GALATTNA, dott. Giovanni Carlo Coluccia;
·
il
Comandante della Scuola di Cavalleria di Lecce, Gen. Carmelo Cutropia;
·
il Vice Comandante
Provinciale dei Carabinieri di Lecce;
·
il Vice Comandante dell’Aeroporto
di Galatina;
·
il Gen. C.A. Gaetano Cigna, Vice Capo
Corso del 19° Corso;
·
il Ten. Gen. Domenico Benedetti, ultimo
Ufficiale del 19° Corso ad indossare l’uniforme;
·
le Signore
e gli amici degli Allievi del 19° Corso.
Autorità, gentili
ospiti, amici, Allievi del 19° Corso, “il Corso dello stile”, anche quest'anno
siamo presenti in gran numero al nostro annuale incontro.
Un grazie particolare ed un bravo di cuore
all' allievo Generale dei carabinieri Antonio MASCIULLO che con il Comitato organizzatore è riuscito a far arrivare oltre 100
partecipanti da tante parti d'ITALIA.
Siamo qui
in questa accogliente terra di PUGLIA che ha dato i natali a Santi, politici, sportivi
e a tanti personaggi noti nel mondo dell’arte, della letteratura e che ha visto, dopo gli anni bui del secondo conflitto
mondiale, rinascere anche la nostra Accademia.
Sì qui, e più precisamente nella città di LECCE, è
risorta la “Scuola Madre". Qui è ricominciata, con la nuova numerazione svettante sulla nappina del Chepì
e nello stemma araldico
del Corso la nuova formazione del
personale del ricostituito Esercito
Italiano.
Quelli che
non ci conoscono vedono a spasso, in questi giorni, persone mature con mogli ed amici che si comportano come
scolaretti in gita.
Loro non sanno che noi, anche se appesantiti da qualche chilo
in più e tanti capelli in meno, quando ci incontriamo rivediamo quei baldi giovani che si sono incontrati nel
lontano 1962 con una valigia
piena di vestiti e stracolma di sogni.
Il piacere
delle ore trascorse nell'intrecciarsi di mille parole e tanti ricordi, il
cicaleccio crescente per tante cose da raccontare in breve tempo, trattenendo
persino il respiro non ci ha
fatto dimenticare che momento significativo del nostro incontro è ricordare in
modo semplice e solenne tutti i nostri
Colleghi che non ci sono più, che sono “andati avanti”. Oratore che compito ti
sei assunto!
L'elenco dei
nomi, ogni anno sempre più lungo, viene snocciolato lentamente facendo rivivere
tempi lontani, vivere il presente
facendo constatare i tanti vuoti nel cuore e nei ranghi della grande famiglia
del 19° Corso.
Ma questi
Colleghi assenti sono qui con le loro voci, le loro risate e resteranno SEMPRE
giovani e amici e presentì.
Signor Sindaco, Autorità, il 19° Corso deponendo una corona di
alloro al monumento ai Caduti
intende ricordare i Caduti di tutte le guerre. LIBERI TUTTI!
Liberi
tutti era il nome di un gioco che sì faceva da ragazzi. E "LIBERI
TUTTI*'era il grido gioioso che erompeva dai petti con la gioia della vittoria
nell'impeto della corsa pazza che mozza il fiato: la soddisfazione di essere
veloce, il più veloce!
E finalmente erompeva il
grido liberatore :”LlBERI TUTTI".
Ma ci
sono stati momenti in cui non si poteva dire "LIBERI TUTTI" e per
ottenere questa libertà
quanto dolore quanti sacrifici si sono affrontati!
Il sogno di una Patria libera, di una vita
serena, di un sicuro avvenire ha dato a questi Eroi la grande determinazione di affrontare le prove
più dure. Persino la morte!
Anche la città di GALATINA
ha offerto il contributo di sangue.
Non intendo tralasciare
nessuno, ma fra tutti ricorderò:
·
il
Carabiniere DELLA GIORGIA Domenico Medaglia d'Argento al V.M. Caduto sul
PODGORA nel 1916;
·
il Sten.
pilota in s.p.e. Dott. CESARI Fortunato Medaglia d'Oro al V.M. Caduto in Africa
Orientale nel cielo di Lago
AUASA nel 1936;
·
ed, infine,
Pietro Antonio COLAZZO, silenzioso
servitore dello Stato, Caduto lontano, in terra straniera, per portare il
messaggio dì pace, di libertà, di coscienza nazionale, di orgoglio di Uomini liberi.
Questi Eroi che hanno varcato
il fiume misterioso oltre il quale non giungono gli echi delle battaglie degli uomini - QUESTI EROI - non
saranno dimenticati.
E come tanti sono i dialetti della nostra
Gente così UNA è la voce che ci unisce in un sol canto : "FRATELLI d'TTALIA, l’ITALIA s'è
DESTA".
L'inno Unico,
Inequivocabile, Patriottico, il canto degli Italiani.
VIVA IL 19° CORSO, VIVA LE
FORZE ARMATE, VIVA L'ITALIA.
Verrà ora deposta la
corona di alloro al monumento ai Caduti di tutte le guerre.
Il rango non mi compete, ma il ruolo si = 19°
Corso ….. “Attenti”.
SIGNOR CAPO
CORSO, IL 19° CORSO, IL CORSO DELLO STILE, GLI ALLIEVI DEL 19° CORSO SONO SCHIERATI E PRONTI PER LA CERIMONIA.