ACIREALE 2007 = UN BELLISSIMO RADUNO!!!

Il Raduno 2007 che si è svolto in Sicilia, ad Acireale, dal 26 al 30 settembre 2007, è stato un bellissimo Raduno, superiore alle migliori aspettative. Avevamo tutti qualche perplessità all’inizio, quando, per i motivi ben noti, abbiamo dovuto scegliere questa soluzione al posto di quella iniziale di Ischia.

La lontananza, la mancanza di un Comitato organizzatore locale ed alcuni fattori “ambientali” ci creavano qualche preoccupazione. Tutto è stato bandito e superato dalla buona partecipazione dei Colleghi di Corso (44 Allievi ed un totale di 114 persone con parenti ed amici, fra cui le carissime vedove dei Colleghi Di Feo e Follo), dalla bellezza dei luoghi visitati e dall’efficienza organizzativa del Direttore dell’albergo ove abbiamo alloggiato.

Fin dall’arrivo, mercoledì 26, abbiamo avuto la netta impressione di aver fatto centro. Cordialità e simpatia, unite a professionalità spiccata ci hanno accolto al desk della reception. Un’ottima sistemazione ed un bellissimo albergo. Una puntualità “svizzera” nel servizio di prelevamento dei Colleghi dall’Aeroporto.

Nell’Assemblea di Corso che si è svolta la prima sera, abbiamo accolto la proposta dei Colleghi Raguseo e Gelato di tenere il Raduno 2008 a Bussolengo, nella zona fra Mantova e Verona.

Giovedì 27, partenza per Siracusa. Incontro con due guide splendide per preparazione, arguzia espositiva, disponibilità ed infinita pazienza per rispondere alle numerose domande dei Colleghi ed Amici “curiosi”. Bellissimo il Teatro greco, suggestivo l’Orecchio di Dionisio e stupenda la città di Siracusa, che ha destato meraviglia anche per la pulizia delle sue strade e dei suoi ambienti.

Simpaticissimo poi il pranzo alle “Baronie” allietate dall’esibizione di un bravo fisarmonicista e, soprattutto, dalle “curve” generosamente esposte e movimentate della titolare del ristorante. Il rancio? Ottimo ed abbondante (veramente).

Nel pomeriggio, gita a Noto, località incantevole ed anche questa estremamente pulita e curata. Bellissimo il corso principale su cui si affacciano edifici in pieno stile barocco che non “disturbano”, ma trasudano storia, vicende, aneddoti e cultura. Una sosta ai vari bar per gustare le delizie locali, incuranti dei problemi di linea e sanitari (ma come di fa a rinunciare ad un cannolo o ad una pasta di mandorle???).

Ritorno in albergo, cena e poi, senza un momento di sosta, tutti insieme, al Teatro dei Pupi, ad assistere, per una visione riservata al 19°, all’ennesima lotta di Orlando contro i Saraceni. Tutti a tifare per Orlando quando ha dovuto lottare contro un numero interminabile di avversari e poi tutti ad applaudire alla scena finale della sua vittoria. Per tanti di noi il ricordo di un’infanzia ormai lontana. E’ bello che queste cose, dal grandissimo sapore della tradizione, vengono ancora conservate.

Il silenzio della notte ha coperto le stanche membra degli Allievi, dopo una giornata così intensa.

Ma poi, tutti ancora in piedi e baldanzosi, alla sveglia di venerdì 28 e tutti puntuali (tranne il solito Macaluso) alla partenza per Catania. Anche questa città ha impressionato noi tutti per il nitore del suo impianto urbanistico (certo che nel passato facevano le cose veramente bene!) e per la bellezza degli edifici. Dopo un tour che ci ha consentito di apprezzare alcuni rioni particolari della città, una piena immersione nel folclore del ”Mercato del pesce”, pieno di voci osannanti alla bontà del prodotto offerto ed alle proprietà anche afrodisiache di alcuni articoli (notati alcuni Allievi, particolarmente interessati). Stupendi gli edifici visitati a partire dalla Cattedrale di Santa Rosalia.

Ritorno e pranzo in albergo, breve sosta e poi, tutti insieme, partenza per Taormina, autentica gemma, piena di tante cose belle costruite dall’uomo, ma anche di tante cose bellissime ed uniche costruite dal Supremo Architetto del mondo. Ammirazione e riflessione nel guardare gli edifici e gli scorci di un paesaggio veramente unico. Seduti nel Tetro greco ad ascoltare le parole sagge e dotte delle guide e ad ammirare un paesaggio divino, il tempo sembrava fermarsi a ripercorrere con la memoria una storia di oltre duemila anni.

Ma, poi, dal sogno alla realtà, richiamati anche da esigenze “culinarie”. Tutti insieme, in una simpaticissima vecchia fattoria/stalla adattata in modo sublime a sala ristorante. Anche qui chiacchiere, ricordi, aneddoti, intervallati da portate succulenti e generose, il tutto innaffiato da buon vino della casa. Masciullo, noto esperto di problematiche culinarie ad alto livello, ha dato una votazione di 10+ .

Il silenzio ci ha colto in albergo, stanchi e contenti per la bella giornata trascorsa.

Sabato 29, escursione sull’Etna. Dura la montagna anche quando si sale con i pullman. Qualche Collega ha sofferto le curve, ma tutto sommato si è trattato di malesseri passeggeri. Arrivati alla stazione base della teleferica, alcuni “Arditi dell’Etna” hanno proseguito, mentre i più “saggi” hanno preferito ammirare il panorama stando seduti all’aperto, al tavolino di un bar, a godersi anche uno splendido sole. Gli “Arditi”, invece, hanno raggiunto quasi la cima del vulcano e sono stati accolti da uno “sbuffo” di saluto. Noi del 19° ci saremmo aspettati almeno un’eruzione con lava incandescente, ma nella vita non si può avere tutto. Gli “Arditi” in cima a soffrire per un vento “cane” ed a respirare aria solforosa ed i “saggi” giù alla base a consolarsi con una cioccolata calda.

Il grande dilemma ci attanaglia: chi ha fatto la scelta giusta? A posteri la sentenza, ardua.

Ritornati in albergo e rifocillati con il solito rancio ottimo ed abbondante (veramente), un meritato pomeriggio di riposo in attesa della serata di gala. Riposo non per tutti perché Chiappini ha continuato ad esigere soldi come un gabelliere di altri tempi.

A sera, tutti in impeccabile forma, per la nostra serata di gala. Splendide le nostre “ragazze”, sempre giovanissime e simpatiche. Un aperitivo nel cortile, le fotografie di rito dei vari gruppi, una cena elegante e consistente e poi, tutti insieme a scatenarsi nel ballo. Una serata veramente riuscita.

La mattinata della domenica 30 ci ha visto impegnati nel momento più bello ed intimo dei nostri Raduni. Come sempre, abbiamo deposto una Corona d’Alloro ai Caduti della città che ci ha ospitato, ma abbiamo anche ricordato i Colleghi di Corso Deceduti che ci hanno preceduto sulla nuvola bianca n. 19 del Paradiso. La breve e significativa cerimonia si è svolta nella Piazza del Duomo ed ha visto la presenza del Comandante della Compagnia dei Carabinieri e, soprattutto, del Sindaco della cittadina che ha voluto presenziare indossando la sciarpa tricolore. Una partecipazione che avviene per la prima volta ai nostri Raduni e che ci ha riempito di orgoglio. Sentiamo tutti di dover esprimere un “grazie” di vero cuore al Sindaco di Acireale per questa sua sensibilità, genuina e disinteressata. Un piccolo episodio che ci fa vedere in maniera meno negativa quella “Casta” politica di cui certo gli Italiani non hanno una positiva considerazione.

Gli Allievi schierati. In prima fila, in uniforme, i nostri due Colleghi di Corso Generali di Corpo d’Armata in servizio Mimmo Benedetti e Vincenzo De Luca. Fra loro, le vedove di Di Feo e Follo ed il Sindaco di Acireale. A far corona a questo splendido “quintetto”, il Comandante della Compagnia Carabinieri e tutti i partecipanti al Raduno. Curiosi ed interessati numerosi cittadini di Acireale che si trovavano nella piazza principale della Città.

A trasportare la Corona, Formentini e Raguseo, impettiti ed emozionati. Il trombettiere, ingaggiato in loco. In assenza di Peppino Favale, il compito di Gran Cerimoniere è toccato a Giuseppe Colaianni. Ed è stata, per tutti noi, una scoperta bellissima. Colaianni è riuscito a “dipingere” la Cerimonia con parole toccanti. Leggetevi il discorso che ha fatto cliccando qui e poi comprenderete come mai, al termine della Cerimonia, gli occhi di tutti erano lucidi.

Lungo e toccante l'elenco dei nomi dei Colleghi Deceduti. 41 nomi e 41 stilettate al cuore di tutti noi del 19°.

La Cerimonia si è chiusa con tutti noi ed i cittadini presenti a cantare l’Inno d’Italia.

La visita al Duomo di Acireale, splendidamente illustrata dal Vice Parroco, ha chiuso le nostre attività per il Raduno del 2007.

Poi il triste momento degli abbracci e dei saluti finali.

Ci rivedremo tutti al Raduno del 2008 nella zona fra Mantova e Verona. Un sereno anno per Voi tutti.