Dalla piana di
Grosseto
Dalla piana di Grosseto, esattamente dalla casa “Favale”, ci giungono
due splendide e tenerissime lettere di commento al Quarantennale che riportiamo con grande piacere.
MAMMA FAVALE |
FIGLIA FAVALE |
Bravi, grazie! Sono una vecchia padrona di casa in grado di valutare appieno quanto impegno si celi dietro ciò che si snoda con tanta naturalezza. E l’agio ha consentito di vivere al meglio sensazioni e sentimenti. Tra singhiozzi e lacrime, nel 1962, cedetti il mio
ragazzo a Modena ed il mio rapporto con l’Accademia non è mai stato pacifico.
La “rivale” che lo allontanava fisicamente lo avrebbe mutato nello spirito? E
poi? ….. ecco il 2002, di che ho tremato … temuto? Il mio ragazzo è lì schierato nel piazzale ed io,
come per il MakP 100 e per il Ventennale (ma, ahimè, con la metà dei tacchi di
allora!), tendo il collo per individuarne l’esatta posizione. Ho imparato a
rincorrerlo e smarrirlo sempre nella certezza di ritrovarlo e lui, per me, è
tuttora come nel ’62. Grazie Modena di avermi restituito un uomo che non
è “caduto all’apparir del vero”, ma ha conservato la capacità di cogliere la
magia degli ideali. E come lui i suoi Compagni di Corso. Un affettuoso ricordo per gli amici scomparsi e un
arrivederci ai presenti.
Maria Cristina FAVALE |
Il giorno 16 novembre u.s. ha ricalcato per me i
mitici ritmi paterni: sveglia antelucana, preparativi in corsa e poi in
macchina da Grosseto nel buio pesto per “vedere il babbo a Modena”. Una
tantum non in foto, ma dal vero. Raggiungo il babbo in tempo per varcare il portone
dell’Accademia al suo braccio. Un passo ed inizia il confronto tra leggenda e
realtà: qui ha vissuto mio padre quando era più giovane di me adesso! Quante
cose da scoprire al suo fianco! Niente che tradisca le mie aspettative: è
stata un’esperienza veramente bella e toccante le corde più nascoste. E grazie al Comandante dell’Accademia ed ai
Colleghi del babbo mi sono sentita parte di una numerosa e importante
famiglia. Grazie. A sottolineare che tutto passa e tutto si ripete,
mentre salutavamo gli amici del babbo ecco un sorriso ventenne ed un
richiamo: Fabiana! Un amico di Cesano di Roma
mostrava orgoglioso lo spadino appena conquistato e mi chiedeva come mai mi
trovassi lì!!
Fabiana FAVALE
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