SINTESI DEL LIBRO DEL 19° CORSO

 

Il Libro del 19° si apre con due lettere di saluto, la prima del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e la seconda del Comandante dell’Arma dei Carabinieri.

Segue poi il saluto del nostro Capo Corso Luigi Crocetti. La dedica “Al lettore” è una struggente pagina scritta dal nostro Giulio Di Feo “Quello che facciamo in vita riecheggia per l’eternità”.

Il Volume è suddiviso in 6 capitoli.

Il Capitolo 1 è dedicato alla storia dell’Accademia Militare le cui origini risalgono agli Stati preunitari.

Nel Capitolo 2 è riportata una dettagliata illustrazione, soprattutto fotografica, sia del Palazzo Ducale sia del Palazzo di Sassuolo ove abbiamo mosso i primi passi (da imbranati!).

Con il Capitolo 3, comincia la nostra storia. Con una rapida carrellata di scritti, immagini e documenti si parte dal 26 ottobre 1962 e si giunge al 3 agosto 1964 con il sospirato “Foglio di licenza” di fine Corso. Alcune pagine sono poi dedicate ai Raduni del Ventennale e del Trentennale.

Con il Capitolo 4, la storia del 19° si avvicina ai giorni nostri. Si parla della nascita dell’Associazione Allievi del 19°, dovuta ai “Padri fondatori friulani”, e si descrivono i vari Raduni che costituiscono ormai un tradizionale incontro annuale per tutti noi, le nostre famiglie ed i nostri amici.

Finalmente, con il Capitolo 5 arriviamo al “D-Day” del Quarantennale. Sono pagine stupende, piene d’immagini che rievocano le emozioni calde di quelle stupende giornate.

Il capitolo 6 è intitolato “Ricordi e Voci del Quarantennale”. Tantissimi Allievi hanno inviato brevi articolini per far tornare alla mente situazioni più o meno simpatiche e per rivivere sentimenti di grandissimo cameratismo. Il Capitolo è chiuso con la rubrica “I ritratti”. Un anonimo “cesellatore” ha sintetizzato in tre o quattro righe il ritratto di ciascuno di noi; il tutto fatto con arguzia, signorilità: in pieno “stile” 19°.

Il Volume si chiude con le pagine più belle: quelle che abbiamo voluto dedicare ai Colleghi che ci hanno prematuramente lasciato ed il cui ricordo rimarrà sempre nei nostri cuori.

In finale, come tradizione, i ringraziamenti per quanti hanno collaborato alla stesura del Libro.

L’ultima pagina è il saluto finale del buon Giulio Di Feo: leggetelo, sembra il suo testamento spirituale. Ci ha, infatti, lasciato pochi giorni dopo che il Libro, il Suo ed il nostro Libro, era uscito dalle rotative di stampa. Grazie Fefè!!!