a giulio di feo
maremma 2003
silenzio,
assenza di rumore
nell’aere intorno,
soleggiate colline,
distese di pini
che il
mare lambisce,
schiumose onde bianche
ricorrenti note
di una mano invisibile.
silenzio
di echi,di suoni,
canti di
uccelli,
di animaletti
assenti
all’occhio curioso
tra i rami
di lecci odorosi.
silenzio
di note
lontane
che
t’invitavano al sonno
tra le
accademiche mura.
silenzio
di una corona
di fiori
sul nudo marmo deposta
di nomi scolpito.
silenzio
di visi tristi,
sconsolati,
privati
del sorriso di
un amico
(Salvatore
Calabrò)